«Dalla mia finestra ho sempre visto sia il cupolone che il colosseo». La principessa Borghese capolista dell'Udc nel Lazio: «Mi candido per i valori»
(Il Corriere della Sera) Dai viaggi con i malati a Lourdes a «Porta a Porta». La principessa Alessandra Borghese, capolista per il Senato nel Lazio con l'Udc di Pier Ferdinando Casini, ha deciso di scendere in politica «per i valori». Romana, 45 anni, erede di una famiglia che nei secoli ha avuto pontefici e generali, oggi molto vicina a Benedetto XVI, la Borghese ha spiegato come la sua candidatura - ufficializzata dall'ex presidente della Camera - sia «la continuazione naturale del percorso che fatto in questi anni» a difesa «delle donne, della famiglia, della vita». Precisando che dalle sue finestre ha sempre visto «sia il Cupolone che il Colosseo». È lei, insomma, il nome «molto importante nel mondo cattolico» annunciato da giorni dal partito centrista.
MALEDUCAZIONE - La principessa svela qualcosa di sé nel suo sito personale. Leggendo qua e là si scopre una donna che ha orrore della maleducazione: «... Sul treno pochissimi cedono il passo, aiutare una signora a sistemare una valigia è impensabile, i bagni sono impraticabili... Con lo sguardo perso oltre il finestrino, sfinita da tanta prepotenza mi sono chiesta che cosa sia l'educazione». È sicura: «Non è una distinzione di classe sociale, un problema ideologico, ma piuttosto un tratto importante della personalità umana. Frequentare persone ineducate, gente che non ha ricevuto una buona educazione e non ha fatto nessuno sforzo per supplire a tale mancanza, è imbarazzante, faticoso e talvolta sgradevole. Oltre a non sapersi comportare i maleducati hanno spesso qualche complesso di inferiorità che li rende goffi ed inclini ad equivocare». «Non sono forse proprio la diffusa villania e la generale indifferenza - aggiunge - che alimentano il bisogno di valori cristiani come l'amore per il prossimo, la tolleranza, la comprensione?».
SENSO DEL SACRO - La principessa si sofferma anche sulla questione delle Chiese che si svuotano. E anche qui ha una risposta: «I fedeli vogliono scoprire il senso del sacro... Indubbiamente una certa cristianità è finita... Sono passati 40 anni dal Concilio Vaticano II, sta emergendo una nuova cristianità non più sostenuta dalle istituzioni... La Chiesa Cattolica deve sfidare un mondo moderno senza cedere a compromessi o facili vie d'uscita. I Protestanti hanno inseguito la moda del mondo (salvo alcune sette): da loro i preti si sposano, le donne possono presiedere al culto, gli omosessuali dichiarati sono accettati nel clero...».