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sabato 15 marzo 2008

Elezioni 2008, simulazione del prossimo Parlamento secondo gli studi della Camera.

E' stata effettuata dall'Ufficio Studi della Camera, e pubblicata dal Corriere della Sera, una simulazione su come sarebbe composto il nuovo Parlamento, se i partiti ricevessero gli stessi voti ottenuti nelle elezioni del 2006.
Lo studio è valido, per il Senato, solo per le regioni del Centro-Nord fino all'Umbria.
Con le liste bloccate i candidati vengono eletti secondo l'ordine progressivo numerico. Al senato il premio di maggioranza è su base regionale. In alcune regioni, come il Piemonte, Liguria e Marche, la differenza tra le due principali coalizioni era di poche migliaia di voti.


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La Destra della Santanchè. Una certezza: I gay non la voteranno mai.

IMG PRESS INTERVISTA I LEADER: LA SANTANCHÈ È… UNA DONNA CORAGGIOSA, CHE CREDE NEL CORAGGIO DI CHI CI CREDE.

(Anna Germoni - ImgPress) Daniela Santanchè, non fa promesse agli elettori e soprattutto non fa sconti a nessuno da Fini a Veltroni, Mussolini, e Casini. Ribattezzata Lady di Ferro, la candidata premier de “La Destra”, tra un tour elettorale e l’altro, si lascia intervistare da IMG Press.

Programma elettorale con pochi punti, ma sulle candidature ha puntato anche lei su nomi da reality show. E’ questa la nuova Destra della Santanchè?
“Ho candidato donne, come Paola Ferrari che è stata la prima giornalista a condurre la Domenica sportiva. Qui c’è gente impegnata, che crede nella Destra, che corre tutti i giorni e combatte con i problemi del quotidiano”.

Sacralità della famiglia e tutela dei nuclei tradizionali. No ai Dico, né ai Pacs. Quindi fuori dal vostro programma le unioni civili. Ma nel quotidiano, la vita non è proprio così: aumentano i divorzi e i figli nati dalle convivenze, in calo i matrimoni. Non sente il bisogno di virare la rotta, con questo spaccato d’Italia?
“Credo solo nella tutela dei bambini. Quindi sì all’equiparazione tra i figli naturali e quelli illegittimi. Per il resto, siamo contrari ai Pacs e ai Dico”.

La casa, il mutuo sociale e la donna come simbolo del focolare. Non pensa che questo slogan, possa far tornare indietro la donna, soprattutto in un momento in cui aumentano le violenze sessuali domestiche?
“No, perché sono un esempio: l’unica donna candidata a Premier”.

Recentemente su Libero, lei ha dichiarato alle donne :”Fate come me, non datela”. Perché una donna, moderna deve ancora giustificare i meriti guadagnati sul campo in politica mentre ad un uomo nessuno dice niente?
“E’ solo un’esortazione all’amore. Mi rivolgo alle donne. Oggi c’è una visione troppo consumistica del sesso e della carriera”.

Dopo questa affermazione la voteranno più gli uomini o le donne?
“Spero le donne. Credo molto nella solidarietà femminile”.

Nel suo programma c’è l’abolizione del canone Rai. Quindi Rai e Mediaset sempre più gemelle? Un favore al Cavaliere?
“E’ evidente che la Rai non è più una televisione di servizio pubblico, ma commerciale, piena solo di pubblicità. Quindi siamo per togliere il canone ma, non faccio favori a nessuno”.

Se fosse il ministro dell’Interno revocherebbe la scorta a Erich Priebke?
“Certo”.

Cosa pensa della stretta di mano tra la mamma di Valerio Verbano, il militante di estrema sinistra ucciso dai Nar e Gianpaolo Mattei, il fratello di Virgilio e Stefano, i due missini morti nel rogo di Primavalle causato da alcuni membri di Potere Operaio?
“In memoria dei morti dico: che tristezza!”.

Fini, Alemanno, La Russa, la Mussonini, alla fine anche Ciarrapico entra nel Pdl con il saluto romano. Nello Musumeci ha detto che “Fini vuole il genocidio della destra”. Non pensa che sia Berlusconi a volerlo?
“Berlusconi ci proverà, ma noi glielo impediremo. Fini, non è nessuno e non andrà lontano”.

La Santanchè è…
“Una donna coraggiosa, che crede nel coraggio di chi ci crede.”.

Come ti costruisco il candidato. Il caso Ivan Scalfarotto.

Comunque, mi chiamo Ivan - Il backstage.
Questa l'agenzia che ha lanciato il filmato: "COMUNQUE, MI CHIAMO IVAN", ONLINE LO SPOT PER IVAN SCALFAROTTO GIRATO DA PAOLO VIRZI' "Comunque, mi chiamo Ivan". Questo il titolo dello spot per la campagna elettorale di Ivan Scalfarotto, candidato alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico. Lo spot ha la regia di Paolo Virzì e racconta in due minuti la storia politica di Scalfarotto dalle primarie del 2005 a questa candidatura alle elezioni politiche. "Quel che colpisce di Ivan è in fondo il suo buon umore - dice Paolo Virzì, il cui film "Tutta la vita davanti" sarà nelle sale dal 28 Marzo -, nei suoi panni io sarei angosciatissimo. Invece il nostro candidato, nonostante una professione di successo, una vita interessante, sembra persino entusiasta dell'eventualità di andarsi a chiudere in un'aula parlamentare per cinque lunghi anni. Io credo che potrebbe riferire allo spettatore, col suo lessico che non è quello di un politico di professione, la buona novella di uno come lui che ha cercato e trovato le sue soddisfazioni professionali all'estero e che adesso è disposto a rimboccarsi lietamente le maniche per portare il suo personale contributo sui temi dei diritti della persona, del merito da valorizzare, del ricambio generazionale, della modernizzazione dell'Italia e in generale dell'idea della pratica politica come affascinante servizio civile che uno come lui può prestare alla comunità. Credo - conclude Virzì - che Ivan trasmetta una specie di orgoglio patriottico, non lamentoso, ma incoraggiante." "Sono davvero felice di aver lavorato con Paolo - afferma Scalfarotto -, io e lui abbiamo una sensibilità simile rispetto ai problemi del nostro paese. In fondo facciamo parte di quell'Italia che spera in modo attivo, che vuol dare il suo contributo perché le cose cambino, ciascuno coi suoi talenti e le sue competenze. Paolo lo fa magnificamente con la macchina da presa, io cerco di darmi da fare attraverso la partecipazione alla vita politica del paese". Lo spot "Comunque, mi chiamo Ivan" è pubblicato su Youtube e sul blog di Scalfarotto e sta già facendo registrare commenti più che positivi. Sempre su Youtube è possibile vedere anche il backstage delle riprese." Ed ecco, appunto, il backstage.
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Ndr. Pure questo ci dobbiamo meritare? Il candidato-attore...

Franco Grillini Sindaco di Roma? Roma non ha bisogno di un Sindaco gay ma di un buon Sindaco.

(Spetteguless) Serata di campagna elettorale ieri a Muccassassina, dove sul palco, per il suo comizio, è salito Franco Grillini, CANDIDATO SINDACO nella capitale con i Socialisti di Boselli.

Quegli stessi socialisti che si sarebbero venduti un braccio per entrare nel Pd, buttandogli ora merda addosso, quegli stessi socialisti che PUR di arrivare al 4% erano pronti a coalizzarsi con Mastella, della serie W LA COERENZA ( e lo dice uno che ha SEMPRE stimato Boselli...)
Detto ciò il COMIZIO è stato un OVVIO e accalorato sbraitare contro Rutelli e Veltroni, schiavi del Vaticano e colpevoli di NON aver fatto approvare i registri delle coppie di fatto nella capitale, anche dopo le 10.000 firme raccolte.
Partendo dal presupposto che il sottoscritto NON approva la scelta Rutelli, appoggiato a Roma anche dalla Sinistra L'arcobaleno (quindi c'è poca scelta... perchè Grillini NON è una scelta, ma solo un voto sprecato...), c'è da dire che il solo PENSARE Franco Grillini SINDACO mi fa venire un brivido lungo la schiena che sale su su su velocissimamente... il buon Franco, che negli ultimi due anni in Parlamento vorrei sapere COSA HA FATTO in soldoni per il movimento omosessuale, a Novembre tra l'altro annunciò la candidatura a SINDACO DI BOLOGNA, visto che è per l'appunto bolognese, per poi DEVIARE sulla capitale, che lo ospita da 7 anni.
Il punto è soprattutto un altro... Grillini non si candida a Sindaco di GAYLANDIA, ma di Roma! Ora Franco mio, te come PROGRAMMA non puoi portarmi solo ed esclusivamente il REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO! Amore mio FINIAMOLA con questa solfa, l'Italia e Roma hanno 10.000 problemi BEN PIU' GRAVI e pressanti de sto benedetto registro!
Andrà ASSOLUTAMENTE fatto, e su questo siamo tutti d'accordo, ma ci sono ben altre urgenze! E oltre al REGISTRO cosa proponi? Parli di una candidatura LAICA, contro lo strapotere Vaticano, ma IN SOLDONI, DO STA' STO PROGRAMMA! Io frocio dovrei votarti SOLO perchè proponi sto benedetto registro e perchè pure te sei frocio come me?
E cosa significa poi uscirsene con "ROMA MERITAVA UN CANDIDATO SINDACO GAY", ma stiamo scherzando?
Ma siamo arrivati al dover PER FORZA, quasi per volontà divina, stare ovunque? Ma la finiamo con questo VITTIMISMO provinciale? Roma non ha bisogno di un SINDACO GAY, Roma ha bisogno di un BUON SINDACO! Un Sindaco con le palle, che gestisca una METROPOLI in folle espansione, non un Sindaco che come programma elettorale si gioca esclusivamente la carta SONO FROCIO, QUINDI I GAY MI DEVONO VOTA'!
VENDOLA in Puglia aveva un SIGNOR SENSO, Grillini NO! Anni e anni di dure battaglie con l'Arcigay son ben diversi dal fare il SINDACO di Roma, e proprio questo è il punto.
Gli ultimi sondaggi attualmente lo danno al 2,4%, e c'è addirittura chi esulta contento e soddisfatto, Rutelli è poco sotto il 50% (rispetto agli oltre 60 punti di Veltroni delle ultime comunali...), con Alemanno fortunatamente lontanissimo...
Rutelli è obiettivamente una PESSIMA SCELTA (non potevano mette Zingaretti cci loro?), ma Grillini che scelta sarebbe?

Roma, Milly D'Abbraccio candidata con Grillini. Le E(r)ezioni socialiste.

Il suo slogan potrebbe essere ''vota una donna coraggiosa che sa mettere a nudo le cose".
L'ex regina dell'hard all'Adnkronos: ''Se sarò eletta mi batterò per far nascere una 'love city' nella capitale''. E sottolinea: ''Noi attori dell'eros siamo sempre ghettizzati, ma anche noi abbiamo le nostre idee''.

(Adnkronos) - Dai set a luci rosse al Campidoglio. Ci spera Emilia Cucciniello, in arte Milly D'Abbraccio (nella foto), regina dell'hard degli anni '80 e '90, in corsa per il Comune di Roma nella lista dei socialisti con Franco Grillini capolista. "Era il mio sogno nel cassetto", dice all'ADNKRONOS la protagonista de 'La moglie bugiarda', 'La trasgressione', 'La professoressa di lingue' e tanti altri ancora (Guarda le foto). "Sono contenta di avere questa chance - spiega - perché noi attori dell'eros ci siamo sempre sentiti in qualche modo ghettizzati, ma anche noi abbiamo le nostre idee e le nostre proposte per migliorare le cose".

Come ad esempio la nascita di una 'love city', una città dell'amore nella Capitale, altro sogno nel cassetto di Milly. "Esistono in altre grandi città europee, a Parigi, ad Amsterdam. Perché non dovrebbe sorgerne una anche a Roma? Un quartiere a luci rosse, dove puoi trovare il cinema hard, il sex shop, i locali per strip e lap dance. Certo, mi rendo conto che proprio a Roma c'è da...convincere il Papa, ma credo che sia un'iniziativa che i laici apprezzerebbero anche come segnale di una libertà che deve esserci pure nella sfera sessuale".

Il suo sodalizio con Riccardo Schicchi e la sua 'scuderia' di attrici porno 'Diva futura' risale agli anni '80. "E' vero - risponde - ci conosciamo da tempo. Lui doveva essere candidato con i socialisti e Grillini, ma poi è sorto qualche problema. Allora ha proposto a me di candidarmi. E ieri, quando sono andata nella sede del partito, erano tutti contenti del mio sì, sono stata accolta a braccia aperte e ora voglio fare la mia parte".

Con il cinema, almeno per ora, Milly D'Abbraccio ha chiuso. "Mi sono un po' stancata del genere che comunque mi ha fatto conoscere al grande pubblico. Però mi piace stare sul palco, davanti a una macchina da presa. Mi piace anche la tv. In fin dei conti, per molti anni lo spettacolo è stato la mia vita, per me è sempre importante essere a contatto con il pubblico. Ho sempre lottato in prima persona e nessuno mi ha mai regalato niente. E poi, quando ho iniziato la mia carriera tutto era più difficile: ti appiccicano addosso l'etichetta di attrice porno e poi è difficile cambiare la tua immagine pubblica".

Niente cinema, quindi, però presto darà alle stampe un libro. Il titolo, che ancora non c'è, potrebbe essere 'Il sesso secondo Milly', oppure 'La filosofia del sesso', o ancora 'Il manuale della perfetta seduzione'. Una specie di manuale dell'eros, "con tanti consigli su come comportarsi quando si tratta di un'avventura di una sola notte e quando invece si parla di una storia seria". E poi ci sono i 100 aforismi di Milly. Sul sesso, naturalmente: 'se ti scappa la voglia di farlo in tre, provalo in quattro'. Oppure 'per essere una moglie perfetta devi essere tutto tranne che sincera'. E ancora: 'il sesso orale è un'arte, va fatto bene o niente'.

La letteratura, per ora, può attendere: ora l'obiettivo è la conquista del Campidoglio: "se sarò eletta, certo, seguirò la linea del partito, ma in ogni caso metterò la mia immagine e il mio impegno al servizio di Roma". E lo slogan? Ancora Milly non l'ha deciso. Difficile dire se seguirà il consiglio del suo amico Schicchi che le ha proposto un 'vota Milly, lei sì che te la farà vedere'. Forse, un po' troppo allusivo. E allora? "Allora - risponde lei - potrebbe essere 'vota Milly, una donna coraggiosa che sa mettere a nudo le cose. Un abbraccio per Roma'. Buona la seconda, direbbero sul set.
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E(r)ezioni Socialiste.
(Candido news) Dopo la candidatura di Riccardo Schicchi, re del porno. Il PS presenterà Milly D’Abbraccio, regina dell’hard, regina dell’hard degli anni ‘80 e ‘90, che annuncia di essere in corsa per il Comune di Roma nella lista dei socialisti con Franco Grillini capolista. “Era il mio sogno nel cassetto”, dice la protagonista de ‘La moglie bugiarda’, ‘La trasgressione’, ‘La professoressa di lingue' e tanti altri titoli vietati ai minori. “Sono contenta di avere questa chance - spiega - perché noi attori dell’eros ci siamo sempre sentiti in qualche modo ghettizzati, ma anche noi abbiamo le nostre idee e le nostre proposte per migliorare le cose".

Forse la dirigenza del PS non ha capito che deve far crescere il numero dei suoi elettori e non quello delle loro erezioni!