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martedì 1 aprile 2008

Il PSOE esalta il pd. Ma il pd va con l'ADLE...

(Elfobruno) Un tam tam che manda in brodo di giuggiole molti blogger piddini - per lo più cattolicisti - è la notizia che il ministro spagnolo Caldera ha portato la solidarietà di Zapatero al pd.

Il PSOE avrebbe dato la sua benedizione al nostrano partito democratico con la motivazione che si sente «una grande necessità di governi progressisti in Europa».

Sono completamente d'accordo con Caldera.
C'è bisogno di governi di sinistra, in Europa e in Italia.

Qualcuno, tuttavia, informi Caldera che in Italia è rimasta solo la sinistra radicale.
E se qualcuno non è d'accordo, mi si spieghi come mai, se il pd è di sinistra, ha appoggiato il documento del gruppo liberale - proprio dove sta la Margherita - in sede europea, sui diritti delle persone GLBT, e non quello del PSE.



Note:
a) faccio notare che nel gruppo ADLE ci sono personaggi come Patrizia Toia e Vittorio Prodi - fratello di Romano - che hanno avversato una risoluzione contraria all'omofobia, al parlamento europeo, e - nel caso della Toia - hanno ferocemente contestato i DiCo.

b) lancio una piccola provocazione: che il PSE stia facendo di tutto per indurre gli ex DS a non lasciare il gruppo parlamentare dei socialisti? Prevedo amari risvegli. Ma per adesso, lasciamo i piddini nella doppia illusione di essere di sinistra e di poter vincere le elezioni.

Liberazione raddoppia e mette il "Cristo" socialista in copertina.

(L'Unità) «Mi sono convertito alla free press». Firmato Magdi Allam. È il primo spiritoso sms di auguri per Liberazione, edizione del pomeriggio. Venti pagine, il ritorno dello sport al lunedì, ma soprattutto una grafica, più aggressiva dell´edizione mattutina: è la nuova edizione free press di Liberazione, quotidiano di Rifondazione, reso più maneggevole per i lettori. Distribuita gratuitamente per ora a Roma e a Milano in 120mila copie, dal lunedì (quando ci saranno anche quattro pagine sul calcio) al giovedì. Non in edicola, ma davanti alle stazioni della metropolitana, nelle università, in alcuni uffici pubblici e nelle fabbriche.

L'ambizione è quella di far rinascere la tradizione dei vecchi giornali della sera («Paese Sera» tra tutti). Sarà in molti sensi una "seconda edizione", sarà più agile, conterrà le notizie fresche della mattina, le notizie di cronaca e la rassegna stampa estera. E poi il meglio del giornale in edicola: le interviste e le pagine culturali.

«Si tratta di allargare di molto la platea di Liberazione», ha spiegato il direttore Piero Sansonetti. Anche per rispondere «a una mutilazione della democrazia, causata da una rappresentazione falsata della campagna elettorale, che esclude le istanze della Sinistra». Ma l´edizione free press non si limita al periodo elettorale e pare possa contare già sul un sostegno pubblicitario per almeno nove mesi.

«La politica per noi è anche stare in "metro" o sull´autobus o a casa con tanta gente», si legge sull´editoriale che presenta la free press. «E sperare che - continua l´articolo - tra la lettura e una lettera, possano incontrarsi delle idee. Perché la politica è cultura, è lettura, è scambio d´idee».