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mercoledì 13 febbraio 2008

Pdl, quale politica per i gay? solo fischi?

Ci scrive Enrico Oliari (nella foto), Presidente nazionale di GayLib, Gay liberali di centrodestra:

Cari amici,
la domanda chiave è: il centrodestra è un'idea politica o Berlusconi è il centrodestra? Essere di centrodestra significa essere liberali (nelle diverse sfumature, io sono un nazional-liberale), anticomunisti, opposti al centro-sinistra o significa aderire al culto della personalità di Berlusconi?
Perchè, vedete, Mussolini, Cavour e Berlusconi sono tutti e tre personaggi di destra, ma permettetemi se ci sono delle differenze fra uno e l'altro.
Io sono di destra, credo nei valori della destra, che sono innanzitutto laici, ma non è che se Berlusconi si mette a fare il baciapile e il servo di Bagnasco io debba rinunciare alla mia identità di uomo di destra: non faccio il baciapile e il servo di Bagnasco e lotto nella destra per cambiare la destra.
Questo per dire che io non ci vedo nulla di strano nell'intervento di Berlusconi a San Babila, durante il quale ha ribadito che l'unico modello di famiglia è quello fra uomo e donna, semmai sono rimasto seccato nel sentire per l'ennesima volta sempre le stesse frasi fatte, gli stessi discorsi vuoti, la stessa aria fritta. L'unica novità era la commozione per la morte della mamma Rosa, per il resto, credetemi, carta carbone. Anni e anni che dice le stesse, identiche cose. Ed infatti non c'era tutto quell'entusiasmo, neanche nel suo pubblico.

E' questo il nuovo che noi di centro-destra vogliamo?
Torniamo alla nostra tematica: noi gay di centro-destra ci siamo proposti con un'alternativa rispetto a quella del movimento culturale e omosessuale di centro-sinistra: le Unioni omoaffettive.
Le associazioni di sinistra hanno giocato vergognosamente al ribasso, fino ad arrivare all'annichilimento, passando da Unioni civili, a Pacs, a Dico (dove spariva la coppia), a Cus (che in realtà è una ripresa verso l'alto).
La caratteristica di queste proposte è che riguarda le coppie di fatto in generale e quindi potrebbero sì rappresentare un attacco alla famiglia (nella visione cattolica e di una parte della destra), perchè, come avviene in Francia, i giovani etero vi ricorrerebbero per avere contratti di unione con meno responsabilità; meno matrimoni quindi (che tra l'altro sono già in calo), e meno potere per la Chiesa.
Noi abbiamo lanciato l'idea del riconoscimento dell'Unione omoaffettiva, rispettosa dell'istituto famigliare tradizionale perchè riservata alle sole coppie che non si possono sposare, che sono appunto quelle gay.
Ora io penso che se il centro-destra, su pressione dell'Unione Europea, prima o poi dovrà affrontare l'argomento, potrebbe fare sua la nostra proposta, proprio perchè tiene conto della sacralità laica del matrimonio etero, mentre per le sinistre il matrimonio è notoriamente un istituto fallimentare e superato. Inoltre si tratta di una proposta alternativa, che per chi non sa nulla dell'argomento non è cosa da poco.

La nostra partecipazione alla manifestazione di Milano è stata importante ed ha colpito al posto giusto, perchè è la prima volta che un gruppo gay va ad una manifestazione del centro-destra con le bandiere in mano e a testa alta, a testimoniare che i gay non stanno tutti dall'altra parte.
Purtroppo non eravamo in molti, quindi vi invito ad unirvi il più possibile a noi alle prossime manifestazioni che coloreranno questa campagna elettorale: dobbiamo lottare nei nostri interessi ed in quelli della nostra comunità.

Trovate la proposta delle Unioni omoaffettive all'indirizzo http://www.gaylib.it/lotta/unioni.html, mentre potete contattarmi per chiarimenti
al tel. 335.6622440

A presto,
Enrico Oliari
www.oliari.com

Arcigay: Decideremo l'1-2 marzo se votare o astenerci.

La segreteria nazionale dell'Arcigay ha prodotto questo documento:

Mentre i partiti del centro sinistra e del centro destra stanno presentando simboli, alleanze, e stilando le liste dei candidati eleggibili, la gran parte della comunità lgbt italiana percepisce con distacco tutti i balletti, i richiami, gli impegni pronunciati da diversi esponenti delle formazioni che scenderanno in campo.

L'unica certezza per ora acquisita che nessuna delle promesse fatte nelle scorse elezioni è stata mantenuta, quindi, la credibilità complessiva, in questo caso del centro sinistra, è fortemente compromessa.

Dovranno essere usate parole più convincenti, programmi chiari e, candidature realmente rappresentative, per tentare di capovolgere l'attuale diffusa e motivata tendenza all'astensione. Né con un pugno di frasi ad effetto, né con sparute, e ininfluenti, candidature di bandiera si raccoglieranno i consensi attesi.

Arcigay da parte sua, terrà conto del sentimento diffuso tra il popolo lgbt, e sta preparando i suoi Stati Generali del 1 e 2 marzo a Bologna. In quella sede valuterà attentamente la strategia migliore in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile e oltre.

Ferrara e compagni di merende antigay. E se facesse il Sindaco di Roma? Glielo chiede il Pdl.

(Pensiero profondo) Apprendo dalle notizie di questa mattina che Giuliano Ferrara si candiderà con una lista sua denominata "Pro-Life". Forse il suo alleato sarà Rocco Buttiglione. Facciamo una rapida analisi di questi due personaggi:

  1. Giuliano Ferrara: giornalista, ex comunista, ex socialista, ex centro destrista e ora ai limiti di C.L., ex informatore della CIA da cui ha preso dei soldi vantandosene.
  2. Rocco Buttiglione: filosofo, ex democristiano, ha provato a candidarsi come presidente dell'Unione Europea ma dopo aver dichiarato che l'omosessualità è una malattia è stato scartato. Penso sia convinto, viste le dichiarazioni rilasciate in tv, che gli omosessuali siano tutti pedofili.
Cosa vogliono? La revisione e probabilmente l'abolizione delle legge 194, quella sull'aborto, quella che è stata fatta sulla pelle di donne che per abortire quando non si poteva si infilavano i ferri da maglia bucandosi l'utero, alcune morendo dissanguate altre a causa di infezioni. E naturalmente a sostenere tutto ciò c'è il Papa con il suo Vaticano. Insomma due su tre non sanno nemmeno cosa voglia dire aver figli, Ferrara per fortuna e il Papa grazie a Dio. E parlano parlano parlano. Aborto=Omicidio, come se una dovesse tenersi un figlio concepito da violenza sessuale o malformato. Ma qui stiamo andano indietro invece che progredire. Questa gente parla di abolire leggi fondamentali invece di crearne di nuove e utili.
Io dico la mia: si può anche essere contrari all'aborto ma non si deve impedire ad un'altra persona di avere la possibilità di farlo. Ferrara pensi a quando sua moglie rimarrà incinta se ci rimarrà e non alle gravidanze indesiderate degli altri. La soluzione sarebbe regolarizzare la RU486, detta anche pillola abortiva, che se non sbaglio è già legale in diversi stati europei invece di costringere le donne ad un intervento invasivo che sembra davvero un omicidio.
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Ndr. Per comprendere meglio lo spessore dei sodali di Giuliano Ferrara, pubblichiamo questa dichiarazione rilasciata da Pierluigi Diaco, noto al mondo omosessuale ed autodefinito "giovane giornalista" benchè ormai viaggi verso i trent'anni:

FORZA GIULIANO! DIACOBLOG SOSTIENE LA LISTA PER LA VITA DI FERRARA.
SMS DI DIACOBLOG MANDATO A GIULIANO FERRARA : “Caro Giuliano, per motivi personali e quindi esistenziali, sono persuaso dalla tua idea della lista per la vita. Sono con te”.
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GIULIANO FERRARA CANDIDATO DEL PDL A SINDACO DI ROMA?
Secondo indiscrezioni il centrodestra avrebbe chiesto al giornalista di correre per il Campidoglio.
(Emiliano Maini - La7) Per ora si tratta di contatti, ma il Popolo della Libertà avrebbe chiesto al direttore del "Foglio" Giuliano Ferrara di candidarsi alla poltrona di sindaco di Roma. L'ex ministro del primo governo Berlusconi e candidato alle prossime elezioni con una lista antiabortista, non avrebbe ancora risposto alle avance di Forza Italia e Alleanza Nazionale che, insieme al centrodestra romano, sono alla ricerca di un candidato per il Campidoglio, alla poltrona che peroprio oggi verrà lasciata da Walter Veltroni, il sindaco che domenica scorsa ha aperto la campagna elettorale del Partito Democratico.
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