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giovedì 28 febbraio 2008

Arcigay: Un documento "acchiappa-soldi" per ottenere il voto dei gay romani.

No al registro ma "nuove tutele e servizi per le coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, secondo le competenze dell'amministrazione".

(Dire) Arcigay Roma e Arcilesbica Roma hanno elaborato "una piattaforma rivendicativa che nei prossimi giorni sottoporranno ai candidati a sindaco e ai consiglieri per il Comune di Roma e per i diversi Municipi".
Chi sottoscrivera' il documento otterra' l'appoggio di Arcigay e Arcilesbica.

La piattaforma 'Batti il cinque alla comunita' lesbica gay e trans' si articola in cinque punti fondamentali "per la costruzione di una capitale europea, di una citta' moderna,plurale, aperta a tutte le culture e a tutte le identita'".

1. "Per l'asilo politico di gay lesbiche e trans perseguitati o condannati a morte in altri paesi- si legge nella proposta- Roma si attivi per far abolire le condanne a morte e per sostenere progetti di accoglienza e di cittadinanza".

2. Si chiedono dunque "nuove tutele e servizi per le coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, secondo le competenze dell'amministrazione, per rafforzare e incrementare i servizi e le opportunita' offerte a tutte le forme familiari, a prescindere dal tipo di riconoscimento giuridico, come ad esempio per quanto riguarda l'assegnazione delle case popolari e il sostegno economico alle giovani coppie".

3. Arcigay e Arcilesbica chiedono un impegno sull'analisi delle "condizioni di vita delle persone lesbiche, gay e trans, finalizzate a individuarne le problematiche e la percezione sociale dell'omosessualita' e della transessualita', per elaborare e incrementare i servizi rivolti alle persone lesbiche, gay e trans sul territorio".

4. La comunita' Glbt vuole inoltre "sostegno e riconoscimento delle iniziative culturali della comunita' lesbica, gay, e trans, riconoscendo le iniziative della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano come luogo di aggregazione, visibilita' e dialogo". E ancora: "Valorizzare la funzione informativa e documentaria svolta sul territorio cittadino dalle biblioteche comunali incrementando l'acquisizione di testi relativi alle tematiche omosessuale e transessuale, e riconoscere e patrocinare il Gay Pride".

5. Si chiede infine, ai candidati sindaco, la promozione di "azioni formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, nelle aziende municipalizzate per il contrasto del bullismo, dell'omofobia e della transfobia".
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Ndr. UN voto disinteressato? Non sembrerebbe... Un voto che serve poco al gay tapino ma serve molto alle istituzioni (vedi arcigay e, perchè no, Circolo Mieli che alla fine si vedrà "costretto" a partecipare al banchetto). Ma perchè GayLib non dice nulla?

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