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martedì 26 febbraio 2008

Pd: Nel programma di Veltroni arrivano i temi etici. Si parla anche di unioni civili ma all'Arcigay non basta.

(Lycia Vari - Agenzia radicale) Stamattina a Roma Walter Veltroni ha annunciato il programma con cui il Partito Democratico intende presentarsi alle elezioni del 13 e 14 Aprile. Un programma definito "realistico ed ambizioso" che in parte riprende i 12 punti già espressi il 16 Febbraio scorso in sede di Assemblea Costituente. Il leader del PD ha ribadito la portata innovativa di un programma che si rivolge a tutti i cittadini italiani, dall'operaio allo studente, al piccolo imprenditore, e che non si qualifica come un semplice slogan elettorale ma piuttosto come il punto di partenza per politiche ispirate alla crescita ed alla giustizia sociale senza trascurare il tema della compatibilità ambientale, per riformare la farraginosa macchina delle istituzioni.

Tra le novità più interessanti spicca allora un ampio progetto di riforme istituzionali, che ipotizza la creazione di una sola Camera legislativa con 470 deputati eletti in collegi uninominali a doppio turno (similmente al modello francese) e scelti con le primarie nel rispetto del vincolo di genere, assicurando cioè parità tra uomini e donne. Questa, l'unica designata per esprimere la fiducia al Primo Ministro, sarà affiancata da un Senato delle Autonomie, composto da 100 membri. Il governo, nel progetto del PD, dovrà essere composto da non più di 12 ministeri e da un organico di 60 membri.

Per quanto riguarda i deputati si prevede l'introduzione del metodo di calcolo contributivo per i vitalizi parlamentari e sarà introdotta l'ineleggibilità dei condannati per i reati più gravi, come corruzione e pedofilia (in linea con il codice etico di cui il Partito Democratico si è dotato).

Per quanto riguarda la politica estera, si sottolinea la vicinanza e la collaborazione dell'Italia non solo nel sistema europeo ma anche in quello atlantico, "scegliendo la strada del multilateralismo".

Nel documento sono poi rintracciabili tre temi etici, che pur non trattati in un'apposita sezione vengono ricompresi in due diversi capitoli: "garanzie e diritti" dove il si afferma che il PD intende prevenire l'accanimento terapeutico anche attraverso il testamento biologico e che promuove il riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi; e "stato sociale e sanità" dove si afferma che la legge 194 è una legge equilibrata, da tutelare ed attuare in tutte le sue parti.

In buona sostanza quindi, il programma sembra aver ripreso alcuni dei temi più sentiti ed intorno ai quali proprio negli ultimi mesi si sono riaccesi dibattiti e polemiche ed insiste su altri come l'inefficienza economica, la disuguaglianza, la scarsa qualità della democrazia e la poca libertà di perseguire il proprio disegno di vita. Queste nel documento, le quattro piaghe della società italiana che possono essere superate e definitivamente archiviate, a giudizio dell'ex sindaco di Roma, tramite un nuovo patto per la crescita della produttività.
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MANCUSO (ARCIGAY): SUL PROGRAMMA DEL PD VINCE LA BINETTI .
Nel testo definitivo cancellata la lotta contro l'omofobia. Sulle coppie conviventi peggio del programma dell'Unione .
E' stato presentato questa mattina da Veltroni e Morando il testo definitivo del programma elettorale del Partito Democratico. Scorrendo il testo salta subito all'occhio che la lotta contro l'omofobia, evocata nel discorso di Veltroni alla recente Assemblea nazionale del PD, non è stata inclusa nel programma. E' evidente che le pressioni esercitate in questi giorni dalla pattuglia teodem, che ritiene inaccettabile qualsivoglia tutela delle persone lgbt ritenendole solo malati da curare, abbiano vinto.
Gli assassinii, le violenze, gli assalti alle sedi delle associazioni lgbt non contano nulla; il tema può essere seraficamente omesso!

Sui diritti di cittadinanza, e in specifico sul riconoscimento delle famiglie omosessuali, il programma si riscontra un silenzio assordante che dovrebbe essere attenuato da una formulazione sulle convivenze assai più arretrata di quella già ambigua del vecchio programma dell'Unione: "Il PD promuove il riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi."
Le parole orientamento sessuale, gay, lesbiche, trans che sono state pronunciate qua e là in qualche intervento di leader del PD, sono state cancellate dal programma. Insomma, milioni di cittadine e di cittadini italiani sono ancora una volta trattati come fantasmi sociali. Di questo terremo conto quando sabato e domenica prossimi a Bologna decideremo come comportarci rispetto alle future elezioni politiche.

Aurelio Mancuso
presidente Nazionale Arcigay

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