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giovedì 21 febbraio 2008

Perché le persone GLBT non devono votare il pd alle prossime elezioni politiche.

(Elfobruno) Ogni tanto leggo il blog di Andrea Benedino, un po' per masochismo, un po' perché non trasmettono più "Ai confini della realtà" in tv. Personaggio degli ex Democratici di Sinistra, ex Gayleft, fa parte della nuova schiera di "froci" - uso un linguaggio affine ai suoi nuovi compagni di partito - che militano nel piddì. Motivazione ufficiale: portare dentro il partito della Binetti tematiche come quelle dei diritti civili.

Infatti s'è visto.

Benedino e la gaya macchina da guerra che tanta voce in capitolo hanno avuto nello stilare il manifesto dei valori del partito, hanno scritto una dichiarazione (pare che non sappiano fare altro con risultati tutt'altro che incoraggianti). Nel documento si discute sull'opportunità da parte di noi persone GLBT di votare il partito democratico.

(Oddio, a dire il vero Benedino e i firmatari di quel documento parlano solo di gay e lesbiche. Evidentemente i transessuali e i bisessuali danno fastidio. Non è il caso di chi si riconosce nei valori portati avanti da questo blog. Ed è a tutti loro che io mi rivolgo.)

Una frase di quel documento mi ha colpito.

Nel Manifesto dei Valori dopo una lunga ed accesa discussione, la famiglia è stata declinata al plurale: si afferma, infatti, che «le famiglie, nella loro concreta condizione, sono destinatarie e protagoniste delle politiche sociali». Nello stesso documento si auspica che siano «riconosciuti e disciplinati per legge i diritti e doveri delle persone conviventi in unioni di fatto»

Penso: "cazzo! Due cose buone. Si parla di famiglie e di riconoscimenti delle coppie, togliendo il riferimento ai diritti individuali."
Ok, io sono per matrimonio e tutto il resto. Ma stiamo sempre parlando di un partito di destra che finge di stare nel centro-sinistra.

Poi vado a leggere il manifesto dei valori e ti trovo quanto segue:
La famiglia è il primo luogo relazionale, affettivo e formativo dove si sviluppano l’identità e l’inserimento sociale della persona. Le famiglie, nella loro concreta condizione, sono destinatarie e protagoniste delle politiche sociali e vanno incoraggiate con adeguati strumenti di sostegno pubblico, rivolte in modo particolare ai nuclei familiari con figli

e ancora:
L’estensione dei diritti di cittadinanza è parte costitutiva di una concezione moderna della crescita, oltre i soli parametri economici. Cittadinanza e inclusione sono la leva di un nuovo civismo e di nuove opportunità per i singoli, nelle scelte formative e professionali, come nella dimensione sociale e affettiva. In questo quadro vanno riconosciuti e disciplinati per legge i diritti e doveri delle persone conviventi in unioni di fatto

Traduco per i meno avvezzi ai tentativi di presa per il culo:
1. non si è mai parlato di nuove famiglie, ma si parte dal concetto tradizionale di famiglia, poi declinato al plurale

2. si è trovata una nuova formula per parlare di diritti individuali di persone che vivono nelle coppie di fatto.

Riassumento in quattro parole: una presa in giro.
Su questa i gay e le lesbiche, che hanno firmato quella dichiarazione, invitano a votare partito democratico. In modo truffaldino, mi viene da aggiungere, visto che non ci si è mossi dalla filosofia dei DiCo.

Questa gente firma un documento che risulta fuorviante e non veritiero sulla questione GLBT.
E va in contro tendenza rispetto a quanti richiesto dallo stesso movimento. che richiede piena parità giuridica e leggi efficaci contro la discriminazione.

Quel documento, al contrario, riabilita i DiCo che il movimento nella sua interezza ha già rimandato volentieri al mittente. I gay e le lesbiche del partito democratico invece lo ripropongono in modo non trasparente, quasi mendace.

Ci chiediamo, arrivati a questo punto, il perché. Forse sarebbe stato meglio, per tutti, che si fosse arrivati a scrivere che nonostante la presenza di una (mediocre?) pattuglia omosessuale all'interno di quel partito, non si è andati oltre al generico riconoscimento dei diritti individuali, per altro spariti dal programma di governo.

Per dare giusto lustro a questi eroi dei diritti civili, rammento i loro nomi:

Andrea Benedino, Anna Paola Concia, Cristiana Alicata, Carmen Antonino, Andrea Ambrogetti, Simone Acquino, Fabio Astrobello, Alessandro Bandoni, Simone Barbieri, Riccardo Camilleri, Alfredo Capuano, Maurizio Caserta, Matteo Cavalieri, Nicola Cicchitti, Enrico Fusco, Veniero Fusco, Daniele Garuti, Carlo Guarino, Nunzio Liso, Sergio Lo Giudice, Enrico Pizza, Carlo Santacroce, Ivan Scalfarotto, Ivan Scanavini, Ennio Trinelli, Carmine Urciuoli, Marco Volante.

Una ragione in più per non votare, noi persone GLBT, il partito democratico.

P.S.: questo post sposa quanto scritto ieri da Anelli di Fumo sulla stessa questione nel suo blog, a cui si rimanda.

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