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sabato 1 marzo 2008

Veltroni dichiara a El Pais: "Siamo riformisti non di sinistra".

"I cittadini sono cittadini innanzitutto, non di centrodestra".
(Apcom) - Il Partito democratico è riformista, "non di sinistra", e ha chiuso l'alleanza con la sinistra radicale perché "c'erano differenze abissali": ma in caso di pareggio alle urne con Silvio Berlusconi, non ci saranno accordi di governo, ma solo un'apertura per le "riforme istituzionali". E' quanto afferma oggi Walter Veltroni in un'intervista al quotidiano spagnolo di centrosinistra 'El Pais', che lo ha seguito a Perugia per un reportage.

"Siamo riformisti, non di sinistra", dice Veltroni, e aggiunge: "I cittadini sono innanzitutto cittadini: non si svegliano dicendo sono di centrodestra". Il leader del Pd aggiunge che "abbiamo chiuso l'alleanza" con la sinistra arcobaleno "perché le differenze erano abissali in molti campi. Abbiamo avuto il coraggio di dirlo, e ora le cose sono sempre più chiare".

"Se pareggiate o vincete di poco, farete un patto con Berlusconi?", chiede l'intervistatore: "No - risponde Veltroni - riforme istituzionali sì; accordi di governo no". E ricorda la proposta del sistema a doppio turno e per una maggior potere del premier", per "attuare più veloci, ci serve velocità, siamo stati fermi per troppo tempo, sottomessi al potere immenso di partiti che avevano lo 0,6%, come se avessero il 40%".

Il leader del Pd attacca Berlusconi, senza nominarlo: "Il nostro avversario ha governato sette anni e non ha né modernizzato né trasformato il paese. Gli italiani lo sanno. Tutto quello che dice già lo abbiamo sentito". E si dice convinto che " gli italiani sono stufi del passato". Quanto agli omosessuali, Veltroni dice: "Abbiamo proposto una legge che tuteli le sue garanzie e diritti", e "dobbiamo trovare un punto di sintesi, come si fece con la legge sull'aborto che è buona per tutti. Ma non voglio introdurre in campagna temi che dividano gli italiani, faremo una cosa con più sfumature". E sull'incompatibilità, dice di voler fare "una normativa", ma che "non sarà una legge anti-nessuno".

Nell'intervista Veltroni auspica anche la vittoria di José Luis Zapatero nelle elezioni spagnole del prossimo 9 marzo ("ho parlato con José Luis, siamo vecchi amici...l'ho trovato fiducioso e determinato, ha fatto molto bene, l'ho detto in tutt'Italia". E si dice ammirato di come il premier spagnolo abbia difeso il suo predecessore conservatore José Maria Aznar dagli attacchi di Hugo Chavez nel vertice iberoamericano lo scorso novembre.

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