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venerdì 4 aprile 2008

Alla ricerca del voto gay. Duro attacco di Grillini al Pd sui temi gay.

In quel guazzabuglio mancava solo l’omofobico».
Il fondatore dell’Arcigay Franco Grillini: «Questione superata e smentita. Del Partito democratico non ci si può fidare. E si dicono progressisti...»

(Il Giornale) «La questione degli omosessuali nell’esercito era già superata ai tempi della falange tebana. È un incidente clamoroso: certe dichiarazioni Mauro Del Vecchio se le poteva proprio risparmiare».

Onorevole Franco Grillini, per il generale i gay sono inadatti all’esercito. Si aspettava certe dichiarazioni da parte di un candidato del Partito Democratico?
«Dico la verità: questa presa di posizione non mi meraviglia però, davvero, mi dispiace. Come può Veltroni definire il suo un partito progressista ed innovatore? L’omofobia ed il maschilismo del generale dimostrano che le liste del Pd sono state fatte mettendo insieme tutto ed il contrario di tutto. Non è una sintesi ma un guazzabuglio».

Che cosa dovrebbe fare Veltroni?
«Mi aspettavo dicesse qualcosa di più sulla libertà di espressione della propria identità, anche sessuale. Comunque almeno le affermazioni di Del Vecchio hanno alzato il velo: la comunità lgbt (lesbiche, gay, bisex e trans) non si può fidare del Pd».

La presenza degli omosessuali può costituire un problema nella quotidianità della vita militare?
«Quanto dice Del Vecchio è smentito nei fatti da tutti gli eserciti europei. Pure una sentenza della Corte europea per i diritti umani, che risale a diversi anni fa, ha imposto la cancellazione di qualsiasi discriminazione verso gli omosessuali. Pensi che l’esercito svedese in uno spot mostra un militare che ha la foto del fidanzato, ripeto fidanzato, appesa nell’armadietto. Persino l’esercito israeliano ha messo in piedi una task force composta interamente da gay. Ora la questione viene affrontata anche dagli Usa. Sembra che la stessa Hillary Clinton sia disposta a sostenere il superamento della politica “don’t ask, don’t tell”, non chiedere e non dire, imposta dal marito Bill sugli orientamenti sessuali dei soldati».

Che cosa la colpisce di più nel discorso del generale?
«Anche le affermazioni sul nonnismo sono coerenti con il resto: una visione maschilista, omofobica, tipica degli ambienti e delle gerarchie militari. Che le strutture militari siano omofobe e sessuofobe è risaputo. Oltretutto questa visione influenza anche gli adolescenti e può dare luogo proprio a quegli atteggiamenti di bullismo che ora si cerca tanto di arginare e combattere nelle scuole. Spesso infatti le vittime dei bulli sono omosessuali».

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