Ci scrive Enrico Oliari (nella foto), Presidente nazionale di GayLib, Gay liberali di centrodestra:
Cari amici,
la domanda chiave è: il centrodestra è un'idea politica o Berlusconi è il centrodestra? Essere di centrodestra significa essere liberali (nelle diverse sfumature, io sono un nazional-liberale), anticomunisti, opposti al centro-sinistra o significa aderire al culto della personalità di Berlusconi?
Perchè, vedete, Mussolini, Cavour e Berlusconi sono tutti e tre personaggi di destra, ma permettetemi se ci sono delle differenze fra uno e l'altro.
Io sono di destra, credo nei valori della destra, che sono innanzitutto laici, ma non è che se Berlusconi si mette a fare il baciapile e il servo di Bagnasco io debba rinunciare alla mia identità di uomo di destra: non faccio il baciapile e il servo di Bagnasco e lotto nella destra per cambiare la destra.
Questo per dire che io non ci vedo nulla di strano nell'intervento di Berlusconi a San Babila, durante il quale ha ribadito che l'unico modello di famiglia è quello fra uomo e donna, semmai sono rimasto seccato nel sentire per l'ennesima volta sempre le stesse frasi fatte, gli stessi discorsi vuoti, la stessa aria fritta. L'unica novità era la commozione per la morte della mamma Rosa, per il resto, credetemi, carta carbone. Anni e anni che dice le stesse, identiche cose. Ed infatti non c'era tutto quell'entusiasmo, neanche nel suo pubblico.
E' questo il nuovo che noi di centro-destra vogliamo?
Torniamo alla nostra tematica: noi gay di centro-destra ci siamo proposti con un'alternativa rispetto a quella del movimento culturale e omosessuale di centro-sinistra: le Unioni omoaffettive.
Le associazioni di sinistra hanno giocato vergognosamente al ribasso, fino ad arrivare all'annichilimento, passando da Unioni civili, a Pacs, a Dico (dove spariva la coppia), a Cus (che in realtà è una ripresa verso l'alto).
La caratteristica di queste proposte è che riguarda le coppie di fatto in generale e quindi potrebbero sì rappresentare un attacco alla famiglia (nella visione cattolica e di una parte della destra), perchè, come avviene in Francia, i giovani etero vi ricorrerebbero per avere contratti di unione con meno responsabilità; meno matrimoni quindi (che tra l'altro sono già in calo), e meno potere per la Chiesa.
Noi abbiamo lanciato l'idea del riconoscimento dell'Unione omoaffettiva, rispettosa dell'istituto famigliare tradizionale perchè riservata alle sole coppie che non si possono sposare, che sono appunto quelle gay.
Ora io penso che se il centro-destra, su pressione dell'Unione Europea, prima o poi dovrà affrontare l'argomento, potrebbe fare sua la nostra proposta, proprio perchè tiene conto della sacralità laica del matrimonio etero, mentre per le sinistre il matrimonio è notoriamente un istituto fallimentare e superato. Inoltre si tratta di una proposta alternativa, che per chi non sa nulla dell'argomento non è cosa da poco.
La nostra partecipazione alla manifestazione di Milano è stata importante ed ha colpito al posto giusto, perchè è la prima volta che un gruppo gay va ad una manifestazione del centro-destra con le bandiere in mano e a testa alta, a testimoniare che i gay non stanno tutti dall'altra parte.
Purtroppo non eravamo in molti, quindi vi invito ad unirvi il più possibile a noi alle prossime manifestazioni che coloreranno questa campagna elettorale: dobbiamo lottare nei nostri interessi ed in quelli della nostra comunità.
Trovate la proposta delle Unioni omoaffettive all'indirizzo http://www.gaylib.it/lotta/unioni.html, mentre potete contattarmi per chiarimenti
al tel. 335.6622440
A presto,
Enrico Oliari
www.oliari.com
mercoledì 13 febbraio 2008
Pdl, quale politica per i gay? solo fischi?
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