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venerdì 29 febbraio 2008

Affari gay. Il Circolo Mieli e la confusione sulle candidature gay.

Il susseguirsi di dichiarazioni sulle candidature gay per le prossime elezioni politiche ci spinge a fare delle considerazioni e a rinfrescare la memoria collettiva.

Nella passata legislatura sono stati eletti tre deputati e un senatore, tutti dall’indiscutibile militanza nel movimento omosessuale e transessuale. Nella ridda di voci di queste ore risulta confermata ufficialmente la candidatura dei deputati uscenti di Rifondazione Comunista Vladimir Luxuria e Titti De Simone. Tale riconferma non può che essere apprezzata e valutata come segno di continuità e di reale spendita da parte della Sinistra Arcobaleno nel volere affermare, anche con la rappresentanza, un programma esplicito in tema di diritti civili in genere e di questioni omosessuali e transessuali in particolare.

Riteniamo invece che l’assenza di indicazioni sul socialista Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay e su Giampaolo Silvestri dei Verdi, possa costituire una perdita di storia ed esperienza percepibile da qualunque esponente del movimento lgbt e da singoli cittadini gay e trans.

Riteniamo necessarie invece delle precisazioni rispetto alla candidatura di Paola Concia nelle liste del PD, annunciata da Veltroni in risposta alle dichiarazioni un po’ di sfida di Aurelio Mancuso, presidente in carica di Arcigay, formulate con il meccanismo dell’autocandidatura nelle file della Sinistra Arcobaleno.

Paola Concia è una donna, lesbica dichiarata, dalla lunga esperienza all’interno del partito dei DS, e che ha speso parte della sua esperienza politica sulle questioni gay e anche all’interno di associazioni gay. Non si può mettere dunque in dubbio un’affinità di area tematica e una certa esperienza militante. Il problema è un altro ed è costituito dalle deboli e ambigue indicazioni di programma del Partito Democratico sui temi dell’orientamento sessuale ed identità di genere, che nessuna candidatura può nascondere, a prescindere da chi sia e da dove provenga la persona prescelta.

La battaglia che il mondo associazionistico lgbt deve fare è sui programmi e contro i proclami o le furberie. La rappresentanza è un bene prezioso e democratico, e va difesa e rivendicata, non badando tanto alle aree di provenienza ma all’autorevolezza delle persone. Ma persone e programmi devono essere coraggiosi entrambi e coerenti fra loro.

Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Segreteria politica - Andrea Berardicurti
06/5413985 – 348/7708437
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Vedi anche.

Tra Rutelli e Veltroni è competition (anche sui gay).


E' guerra tra i gay nel centrosinistra. Veltroni: No a Mancuso, si alla Concia.

Pd, è «strappo» con i gay. Nessun nome in lista. Mancuso (Arcigay) si candida con la Sinistra Arcobaleno assieme a Luxuria.

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