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giovedì 14 febbraio 2008

I Lettori di Repubblica votano e online preferiscono il Pdl di Berlusconi. Impazzano i candidati sul web.

Oltre 35 mila voti sul nostro sito. E il Pdl supera i "veltroniani". Ottengono consensi pure i "cani sciolti" Le gare all´interno dei 2 schieramenti.

(Sara Strippoli - La Repubblica, edizione di Torino) Partito con cinque giorni di ritardo, il Pdl batte il Pd. Il nostro sondaggio on line ieri sera aveva superato i 35 mila contatti, oltre 21mila per la coalizione di centrodestra in soli tre giorni dall´avvio, quasi 14 mila per il Pd. Presi dalla frenesia del voto telematico, candidati, amici e supporter hanno preso d´assalto il sito di Repubblica Torino (torino.repubblica.it) dove continuano ad arrivare commenti e note. Per le primarie del Pdl è di ieri la new entry di Paola Antonetto, assessore a San Mauro che segnala la sua voglia di riscatto dopo il passaggio sotto l´ala protettiva della Brambilla: «I miei amici di Forza Italia mi hanno fatto le scarpe perché sono entrata nei circoli della Libertà». Vengo anch´io, suggerisce sdegnata. «No, tu no», le fanno eco nella sede di Fi. Entra anche Tiziana Salti, si placa leggermente il clic selvaggio dei fan del vicepresidente del consiglio comunale Michele Coppola, che il giorno della partenza aveva bruciato tutti raggranellando oltre 400 voti in tre ore. Adesso l´emergente di Forza Italia è stato superato dal coordinatore regionale Guirdo Crosetto, che ieri pare abbia chiamato i suoi a raccolta per dire di tornare a dedicarsi all´organizzazione della campagna elettorale. Insomma «bella questa vetrina inventata da Repubblica, ma non è tempo di mettersi seriamente a lavorare per le candidature?». Una curiosità, per il giovane Coppola ha votato un lettore on line di Sanremo. Peccato che nell´oggetto abbia scritto di pensare di votare per il centrosinistra. Svista o confusione? Nella corsa a partecipare c´è anche qualcuno che ha chiamato a raccolta i voti gli amici italiani all´estero. Primarie internazionali? Perché no, replicano i poliglotti.
Su un fronte e sull´altro, Vietti e Vernetti pari sono. Il primo ha fatto partire mail per segnalare il nostro sondaggio «Il tuo voto è importante - scrive - Scoprirai il perché durante la prossima campagna elettorale». Il sottosegretario agli esteri ha indicato il nostro sito sulla sua newsletter. Potenti mezzi dei colossi della politica. Per ora risultati distanti: Vernetti ieri sera aveva collezionato oltre 1500 voti e stava in vetta alla classifica del Pd, Vietti ne ha incassati per ora poco più di 730. D´altronde, diktat di Casini, adesso correrà da solo.
La più votata del Pd è Elda Tessore. E meno male che voleva restare nelle retrovie per non rischiare di essere candidata. Qualcuno però la ama, ignora la sua voglia di restare nell´ombra e la vorrebbe a tutti i costi in Parlamento.
Una lettrice ha lodato la scelta di Repubblica Torino di non inserire fra i cliccabili della prima ora chi aveva alle spalle tre candidature. «Però - dice sconcertata Laura Zoggia - i soliti politicanti sono riusciti ad entrare comunque. E una volta raggiunto l´ingresso con i venti voti richiesti, hanno chiamato a raccolta le truppe barbariche». E non dimentichiamo la questione delle quote rosa: «La politica - dice - è ancora essenzialmente maschia e poi le donne non segnalano donne». Voilà, critica interna al mondo femminile. Un´altra lettrice, Renata Franchi, ironicamente si autocandida. Ma prima non risparmia i big della politica del centrosinistra: «Fassino, poverino, è messo male. Come la Turco peraltro».
Scatenati i supporter del Popolo della Libertà che nel giro di soli tre giorni hanno cliccato oltre 21 mila volte per designare i possibili candidati alle elezioni. Con una grande rimonta si è portato in testa il segretario regionale Guido Crosetto, seguito dal rampante Michele Coppola. Scalano posizioni pure l´ex coordinatore del Piemonte Roberto Rosso e il parlamentare uscente Lucio Malan. Ormai è quasi un testa, nelle primarie on line di torino.repubblica.it, tra l´ex assessore comunale Elda Tessore e l´uscente sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti. Tra i papabili del Pd (oltra 14 mila voti) conquista consensi Mimmo Lucà, che se venisse mantenuta l´indicazione originaria non dovrebbe essere candidato avendo quattro mandati alle spalle. Continua a battersi Stefano Esposito, della corrente "Sinistra per".

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