Sabato 8 marzo, una grossa manifestazione (probabilmente a Milano) vedrà il cavaliere tornare in quella città da dove lanciò l'idea della costruzione del Pdl. Alla manifestazione con armi bagagli e bandiere, parteciperanno anche i simpatizzanti di GayLib.
Non riusciamo neppure ad immaginare quale possa essere l'accoglienza che verrà loro riservata se applausi (difficile) o pernacchie (facile) da parte del Pdl, che continua a ritenere la famiglia "tradizionale" formata da un uomo e una donna, l'unico sistema di unione possibile rifiutando qualsiasi apertura o discussione.
Chi vuol partecipare alla manifestazione dell'8 marzo sotto le insegne di GayLib puo informarsi tramite questo indirizzo di posta elettronica: gayliblombardia@gmail.com
sabato 23 febbraio 2008
Al comizio milanese di Berlusconi GayLib ci riprova.
Etichette:gaylib,pdl,silvio berlusconi
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1 commento:
Affinché in Italia le persone omosessuali possano vedere riconosciuti i loro diritti è necessario un voto transpartitico.
Per ottenere questo è necessario dimostrare al Popolo delle Libertà che
- i diritti dei gay non sono e non devono essere un monopolio delle sinistre
- i diritti dei gay sono una delle libertà che compongono il popolo
- essere europei significa anche considerare i diritti dei gay, non solo i contributi per le vacche della Valtellina o per lo stretto di Messina.
A differenza di esponenti delle sinistre, non c'è da parte mia nessuna mira carrieristica nell'ambito politico: la mia lotta è genuina e pura, come pure quella delle persone che si uniranno, com'era una volta quando essere parte del movimento significava metterci il cuore.
GayLib, a differenza di altre associazioni, non ha interessi da portare avanti, locali da costruire, posti in Parlamento da mantenere o camper da rifornire.
Io faccio l’infermiere, non sono un magnate dell’industria, ne’ un deputato al Parlamento: uel viaggio a Milano non me lo rimborsa nessuno, apro il portafoglio per una lotta che può tornare utile ad una comunità. Alla mia comunità.
Ora sappiamo tutti che è più facile e comodo starsene seduti a casa davanti al PC a stabilire se saranno applausi (difficile) o pernacchie (facile).
E' pacifico che portare la lotta gay nel centro-destra non è come farlo in seno al gay pride o nella sede Palmiro Togliatti di Forlì..
Però serve anche questo, anzi, è indispensabile assai più che il Regoistro delle Unioni civili a Moso Val Passiria.
Andare a quella manifestazione richiede tutta quella dose di coraggio che a moltissimi omosessuali italiani, anche e soprattutto del movimento, manca.
Richiede il metterci la faccia, far sapere del proprio orientamento sessuale alla famiglia, agli amici, ai colleghi… e non è facile.
Certo, il monitor del tuo pc non si stupirà mai della tua omosessualità, né ti discriminerà.
L’8 marzo nessuno ti candiderà alle prossime politiche, nessuno ti applaudirà per il tuo coraggio. Ti prenderanno a pesci in faccia e il popolo delle libertà ti insulterà mentre cammini, e ci sarà il rischio della rissa e dell'aggressione fisica.
Ma chi non ha le palle e pensa di cambiare il mondo con un clic sulla tastiera, stia a casa.
Notizie Gay sta facendo un lavoro importante per il movimento e per la lotta ed ha quindi la possibilità, l’invito serio ed autentico da parte mia di unirsi alla nostra coraggiosa spedizione. Anche per fare quel salto di qualità dall'anonimo blog ad una lotta a testa alta.
Enrico Oliari
www.oliari.com
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