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lunedì 3 marzo 2008

Elezioni. Candidature è lite tra Arcigay e Arcilesbica sul nome di Paola Concia.

Macuso: "Non esiste un caso Concia".
(La Repubblica) Arcigay e Arcilesbica ai ferri corti. L´Arcigay, dice la segretaria delle lesbiche, Francesca Grossi, «sbaglia a porre veti. Occorre guardare al governo e al dopo elezioni».

Oggetto del contendere è la candidatura nel Pd di Paola Concia che secondo Mancuso, leader dei gay, però, non esaurisce il rapporto tra il mondo omosessuale e il partito democratico. «Non ci possono essere veti», insiste la Grossi ricordando che «nell´ultima legislatura i diritti degli omosessuali sono rimasti al palo».

Per Mancuso, «non esiste un caso Concia. Francesca Grossi si è fatta fuorviare da alcune libere interpretazioni giornalistiche». Quindi, «se la Concia, esponente lesbica del Pd, sottoscriverà la piattaforma rivendicativa del Roma Pride 2007 sarà sostenuta da Arcigay alla pari di tutti candidati cui sottoporremo il documento».

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