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venerdì 25 aprile 2008

Perchè la Lega ha intercettato i voti della sinistra...

Messaggio pubblicato da un compagno di Torino sul forum della Sinistra Arcobaleno nei giorni seguenti la disfatta elettorale:

Care Compagne e cari Compagni,
vorrei proporvi uno spunto di dibattito sulle ragioni della sconfitta, partendo dalla mia esperienza personale.
Pur non essendo l’elettore tipico della sinistra cosiddetta antagonista, sono uno dei pochi oggi rimasti fedeli ai nostri ideali, anche se con alcune riflessioni critiche. La mia atipicita’ deriva dall’appartenenza alla categoria dei cosiddetti “colletti bianchi”, contratto a tempo indeterminato settore Telecomunicazioni, tutele dell’articolo 18, casa ed auto di proprieta’, sposato. In pratica, quello che definisce il ceto medio (seppure basso) che, quando ero giovane ha dato origine alla grande sconfitta delle ragioni dei lavoratori con la marcia dei 40.000. Io pero’ sono rimasto fedele ai miei ideali di gioventu’ ed ho sempre votato Comunista da quando ho avuto il diritto di voto, perche’ desidero che le opportunita’, i diritti ed il benessere che ho conosciuto attraverso le lotte dei nostri padri ed in parte anche mie, possano conoscerli e goderne tutti. E dopo 45 anni su questa terra ed almeno 25 anni di vita politica con l’ideale Comunista, non avere rappresentanza in Parlamento mi ferisce e disorienta almeno quanto la morte del compianto Compagno Segretario Enrico Berlinguer. E dunque, dobbiamo analizzare tutte le cause della nostra terribile sconfitta e rimuoverle tutte, senza tentennamenti. E veniamo alla tristissima esperienza che vi illustro.

Due anni or sono, sono riuscito a portare mia moglie, alcuni familiari e conoscenti, a votare per noi. A parte la candidatura del Compagno Vladimir Luxuria, validissima ed intelligentissima persona per me, ma criticato aspramente dai miei conoscenti come “non da rappresentanza Parlamentare”, la primissima cosa che mi hanno rinfacciato tutti e’ stato la vergogna di aver appoggiato l’indulto. A seguire, le critiche piu’ feroci le ho sentite sulle questioni “tasse per il risanamento”, accettazione del pacchetto sullo stato sociale e tante, ma tante maledizioni sulla questione immigrazione.

Perche’ a Torino, una donna quasi non puo’ avventurarsi da sola in auto. Ad ogni incrocio si e’ presi di mira da lavavetri e venditori di ogni sorta di inutilita’ e se si rifiuta “il servizio caritatevole”, quando va bene sono improperi e male parole, se va male sono calci alla vettura. Ora una persona che lavora, difficilmente passa un solo incrocio nel tragitto tra casa e luogo di lavoro. Dovendo “accettare” di fare la carita’ ad ogni incrocio per evitare improperi e/o danni peggiori, vogliamo pensare che si mangera’ questa persona per cena? Vogliamo parlare dei furti? La maggioranza dei furti di cui sono a conoscenza io non riguarda persone che possano fare a meno della roba sottratta. I furti avvengono per la maggior parte a danno di gente che non arriva a fine mese, soprattutto anziani,i piu’ facili da raggirare e rendere inoffensivi. Operai come impiegati, geometri come commercianti, in una grande citta’ nessuno e’ al riparo dalla piaga dei furti. La altre obiezioni che sento spesso riguardano il comportamento degli extracomunitari. Dai viaggi a sbafo sui mezzi pubblici, alla sporcizia della citta’, alla rivendicazione della loro cultura a danno della nostra (questione crocifissi, presepe etc.) Altre obiezioni mi vengono fatte sulla droga e sulla liberalizzazione delle droghe leggere, alla troppa attenzione alle questioni dei gay e via di questo passo. Morale della favola, nel seggio siamo passati da 23 voti a 5 su 281 elettori. E dunque, essendo un Paese che si e’ buttato a destra, perche’ non scendiamo tra la gente ed ascoltiamo le proposte assecondando quelle che possono essere ascoltate da noi? Primariamente i temi DEL LAVORO e dei DIRITTI DEL LAVORO, quelli sono NOSTRI da sempre!!!! Insistere sui temi dell’integrazione e dei diritti dei carcerati, non dare una voce alla famiglia tradizionale mettendo l’accento sulle questioni individuali, proporre la liberalizzazione delle droghe leggere in piena stagione di stragi del sabato sera, a mio avviso puo’ essere fatto solo e soltanto dopo che una cultura realmente di sinistra e’ stata ricostruita. Le macerie culturali del berlusconismo ci obbligano alla ricostruzione dei valori di liberta’, uguaglianza e solidarieta’ che ci contraddistinguono a partire dalla Resistenza, ma senza aver fatto prima quel lavoro, insistere su temi “avversi” a tutti tranne che a noi ci obbliga al movimentismo perenne se non dalla sparizione certa dalla societa’. Potete farmi tutte le critiche che volete, ma la realta’ dei fatti e’ questa.

Riflettiamoci Compagni.

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