banda http://blografando.splinder.com

domenica 13 aprile 2008

Alla fine, quanta fuffa nel popolo Lgbt e non solo...

ULTIMI FUOCHI DI CAMPAGNA ELETTORALE.
Alemanno punta sulla sanità, Baccini sul decoro, Morgia e Ciocchetti sulla casa, Grillini sulle unioni di fatto.


(L'Unità) A 48 ore dal voto Alemanno si gioca la carta sanità per tentare di spostare consensi: «Perchè l’Umberto I non può stare allo stesso livello del Gemelli? È questa la sfida che vogliamo affrontare», annuncia sull’ultima meta dell’ultimo tour

elettorale, consacrato agli ospedali della capitale. Prima la visita al Policlinico universitario, apprezzata dal preside Frati, da sempre simpatizzante del centrodestra, poi all’ospedale Forlanini e, dulcis in fundo, il Policlinico caro al Pontefice.

Una scelta spudorata, fa notare il capogruppo del Pd alla Pisana: «Sulla sanità - osserva Giuseppe Parroncini - proprio An e Fi dovrebbero avere il buon gusto di tacere, Lady Asl è la loro firma sulla gestione della sanita dal 2000 al 2005 e nei cinque anni di governo Storace la Sanità è stata semplicemente massacrata».

Calci elettorali. Ultima disputa al limite dell’area di rigore, tra Francesco Storace e Francesco Rutelli, che ieri mattina durante il confronto televisivo finale, si sono contesi le star del calcio: «Totti ti sostiene? Nella nostra lista abbiamo il figlio di Falcao». A sera poi, durante la chiusura a piazza del Pantheon, l’attacco è al vero avversario: «La prossima volta che il Pdl vuole fare una manifestazione al Colosseo, la lasci organizzare a noi».

Il voto gay. «Rutelli deve pagare, andando al secondo turno, tutti i veti sui diritti civili imposti alla comunità omosessuale», attacca Franco Grillini, che le ultime battute di campagna elettorale le impiega per mobilitare l’elettorato a cui più è rivolta la sua candidatura, la comunità Lgbt. Ma la cosa non è così scontata. Hanno optato per lui il presidente nazionale dell’Arcigay Aurelio Mancuso, l’ex deputato del Prc Vladimir Luxuria, la scrittrice Delia Vaccarello, Cristiana Alicata, che pure siede nell’assemblea romana del Pd.

Ma tra i sostenitori di Rutelli, c’è l’instancabile oppositrice di Paola Binetti, Paola Concia, già esponente di gayleft e candidata alla Camera per il Pd. E poi Vanni Piccolo, che ieri era sotto il palco di Rutelli. Infine, new entry, anche il presentatore televisivo Paolo Cecchi Paone, testimonial tra l’altro della manifestazione a difesa dei Pacs organizzata un anno fa a Piazza Navona in coincidenza con il Family day.

Il voto degli angeli. Non poteva che svolgersi a pochi metri dal Vaticano e all’ombra dell’ex fortezza papalina di Castel Sant’Angelo, ribattezzato Castello Sant’Angelo nel pamphlet anti-veltroniano di Berlusconi, l’ultima veglia elettorale dell’Udc, che ha visto fianco a fianco Pierferdinando Casini e il suo candidato sindaco Luciano Ciocchetti, che ha sferrato l’attacco finale niente di meno che contro George Cloney, troppo veltroniano, troppo costoso per i romani.

L’avventura della Rosa bianca. La campagna elettorale dell’ex Udc Mario Baccini si è chiusa con una promessa scandita dalle note di Battisti: «Non sarà avventura». «Mi batto per andare al ballottaggio - ha spiegato Baccini - poi se non sarò sindaco ci sarà comunque modo di far valere le nostre ragioni e di far pesare il nostro programma.

Sanlorenzo for Morgia. È in via degli Ausoni, che il candidato di Sinistra Critica ha saluto i suoi elettori. Ultimo appello dedicato alla casa per i ceti più popolari: «Ma non c’è bisogno di costruirne altre - ha spiegato Morgia -, basta utilizzare i 250mila appartamenti sfitti».

Ma anche Sanlorenzo for Grillo. Ovviamente, il quartiere di San Lorenzo, anche elettoralmente parlando, è assai più articolato. Tanto è vero che in via dei Reti, parallela di via degli Ausoni, ieri sera si è radunato anche il popolo degli amici di Beppe Grillo, a sostegno della loro candidata Serenetta Monti, che promette: «Mai più esternalizzazioni nei servizi alla persona».

Nessun commento:

Articoli correlati